Bufera su Carlo Ciccioli dopo le sue dichiarazioni sulle donne. Il Pd attacca: “Parole gravi dal punto di vita politico e culturale”.
ANCONA – E’ bufera su Carlo Ciccioli dopo le sue dichiarazioni sulle donne. Come riportato da La Repubblica, in occasione di una proposta di legge regionali del partito, il capogruppo di Fratelli d’Italia ha rimarcato la distinzione tra l’uomo e la donna in una famiglia: “Il padre deve dare le regole, la madre deve accudire“.
Parole che hanno provocato la dura reazione di molti partiti anche a livello nazionale.
Il Pd attacca
Dure parole da parte di Alessia Morani, deputata del Partito Democratico: “Nelle Marche sta succedendo qualcosa di grave da un punto di vista politico e culturale. La destra che si è affermata nelle ultime elezioni regionali sta portando avanti scelte che evocano il ventennio fascista […]. Credo che serva una mobilitazione marchigiana di fronte a questa maggioranza regionale che vuole riportarci indietro 100 anni. Non possiamo più tollerare questa deriva culturale e politica […]“.
Critiche anche da parte di Articoli 1 Pesaro: “Non finiamo mai di stupirci per l’arretratezza culturale che la destra marchigiana dimostra in particolare quando si riferisce alle donne e alla società contemporanea […]“.
La replica di Ciccioli
La replica di Carlo Ciccioli non si è fatta attendere ed è arrivata con un post sui social: “Ennesimo attacco becero e strumentale da parte del Pd nei confronti miei e di Fratelli d’Italia! Primo ormai di argomentazioni spendibili, il Partito Democratico è costretto a queste manipolazioni senza fondamento. La verità è che io ho parlato di famiglia come nucleo fondante della nostra società e delle figure genitoriali dal punto di vista psicoanalitico, cioè simbolico. Invece di discutere nel merito di una proposta di legge utile a tutte le famiglie marchigiane, si decontestualizza completamente la mia analisi, senza portare a nulla di costruttivo“.
Ennesimo attacco becero e strumentale da parte del PD nei confronti miei e di Fratelli d'Italia! Privo ormai di…
Pubblicato da Carlo Ciccioli su Martedì 23 febbraio 2021